Aree di intervento: Disturbi dell'Evacuazione, Encopresi, Enuresi

01.10.07

Cause dell'enuresi

23:54:00, Aree di intervento: Enuresi  

Quali sono le cause dell'enuresi?

Per rispondere a questa domanda occorre distinguere l'enuresi primaria da quella secondaria e sintomatica.

L'enuresi primaria viene attribuita a:
• un ritardo di maturazione della vescica: in particolare viene imputata la ritardata maturazione dello sfintere vescicale, un piccolo muscolo che funziona da valvola della vescica e che impedisce alla pipì di fuoriuscire verso l’esterno. Questo controllo si acquisisce normalmente verso il quarto anno di vita.
• un insufficiente controllo ormonale: nel cervello esiste una ghiandola, l’ipofisi, che produce diversi ormoni. Uno di questi è l’ADH, che fa sì che la notte venga prodotta circa la metà della quantità di urina che viene prodotta di giorno. Alcuni studi mettono in evidenza che alcuni bambini enuretici hanno inizialmente bassi livelli di questo ormone, e che questi tendono a normalizzarsi in ritardo rispetto agli altri bambini.

L'enuresi secondaria può dipendere da particolari situazioni emotive e stressanti (ad esempio la nascita di un fratellino, l’inserimento a scuola, tensioni familiari…).

L'enuresi sintomatica compare come conseguenza di una malattia ad esempio un’infezione urinaria o in casi molto più rari diabete mellito, epilessia ecc.

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Decorso dell'enuresi

23:42:17, Aree di intervento: Enuresi  

Enuresi "primaria"

Si parla di enuresi primaria, quando il soggetto non ha mai raggiunto la continenza urinaria.

Enuresi “secondaria”

Si parla di enuresi secondario quando il soggetto che aveva raggiunto la continenza urinaria, tende ad avere perdita di urina.

L’Enuresi primaria comincia all’età di 5 anni. Il momento in cui più comunemente esordisce l’Enuresi secondaria è tra i 5 e gli 8 anni, ma ciò può avvenire in qualsiasi momento. Dopo i 5 anni di età, la percentuale di remissioni spontanee è tra il 5 e il 10% per anno. La maggior parte dei bambini con questo disturbo raggiungono la continenza entro l’adolescenza, ma nell’1% circa dei casi il disturbo continua nell’età adulta.

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Tipi di enuresi

23:33:12, Aree di intervento: Enuresi  

Sottotipi di enuresi


Solo Notturna

Questo è il sottotipo più comune e viene definito come perdita di urine solo durante il sonno notturno. L’evento enuretico tipicamente si manifesta durante il primo terzo della notte.

Solo Diurna

Questo sottotipo viene definito come perdita di urine durante le ore di veglia. L’Enuresi diurna è più comune nelle femmine che nei maschi ed è rara dopo i 9 anni.

Notturna e Diurna

Il sottotipo viene definito come una combinazione dei due sottotipi precedenti.

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19.09.07

Encopresi: caratteristiche tipiche

13:41:26, Aree di intervento: Encopresi  

L’Encopresi è la ripetuta evacuazione di feci in luoghi inappropriati (per es., nei vestiti o sul pavimento).

La maggior parte delle volte ciò è involontario, ma occasionalmente può essere intenzionale. Consideriamo tutte le attenzioni (vantaggi secondari) che il bambino potrà ricevere subito dopo: verrà lavato e cambiato. In alcuni casi l'encopresi potrebbe essere l'occasione per ricevere le attenzioni dei genitori.

Si parla di encopresi se ciò si verifica almeno 1 volta al mese per almeno 3 mesi, e l’età cronologica del bambino deve essere di almeno 4 anni (o per bambini con ritardi di sviluppo, un’età mentale di almeno 4 anni).

Non si parla di encopresi se l'evacuazione delle feci è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., lassativi) o di una condizione medica generale.

Quando l’evacuazione di feci è involontaria piuttosto che intenzionale, è spesso connessa a costipazione, intasamento e ritenzione, con successiva incontinenza da sovrariempimento. La costipazione può svilupparsi per motivi psicologici (per es., ansia riguardante il defecare in un posto particolare, o una modalità più generale di comportamento ansioso o oppositivo), che portano ad evitare la defecazione.

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Enuresi: caratteristiche tipiche

13:37:25, Aree di intervento: Enuresi  

L’Enuresi è una ripetuta emissione di urine durante il giorno o di notte, nel letto o nei vestiti.

La maggior parte delle volte ciò è involontario, ma, occasionalmente può essere intenzionale. Basti pensare a tutti i vantaggi secondari che il bambino potrà ottenere subito dopo essersi bagnato: viene cambiato, lavato e potrà dormire nel lettone con mamma e papà, se ciò capita di notte. Quindi, il bambino riceve attenzione che può rinforzare e mantenere l'enuresi. Nei casi in cui il bambino venga riproverato, riceve comunque attenzione, anche se in negativo.

Perché sia autorizzata una diagnosi di Enuresi, l’emissione di urine deve avvenire almeno due volte alla settimana per almeno 3 mesi, o altrimenti deve causare disagio clinicamente significativo o interferire negativamente dell’area sociale, scolastica (lavorativa), o di altre aree importanti del funzionamento. Il bambino evita di dormire a casa di amici per la paura di bagnare il letto o teme che la situazione spiacevole si possa verificare a scuola, per cui potrebbe voler rimanere a casa.

Per parlare di enuresi, la persona interessata deve aver raggiunto un’età in cui è previsto il controllo della minzione (cioè, l’età cronologica del bambino deve essere di almeno 5 anni o, per i bambini con ritardi di sviluppo, deve esservi un’età mentale di almeno 5 anni).

Un altro criterio molto importante da tenere in considerazione riguarda l'esclusione di sostanze o farmaci che possano indurre l’incontinenza urinaria (per es., diuretici) o di una condizione medica generale (per es., diabete, spina bifida).

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Starbene: mente-corpo

Dott.ssa Maria Narduzzo
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
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