La caratteristica essenziale della ipocondria è la preoccupazione legata alla paura oppure alla convinzione di avere, una grave malattia.
La persona che soffre di ipocondria interpreta in modo errato i sintomi fisici che avverte: il mal di testa non viene vissuto con serenità come un dolore che tutti potremmo avere in seguito a stanchezza o ad un colpo d'aria. Tale sintomo viene vissuto in modo catastrofico come indicatore di una grave malattia.
La persona che soffre di ipocondria tende ad interpretare in modo catastrofico i sintomi che avverte. Egli tende, infatti, a pensare alla cosa peggiore che gli possa capitare.
Perché si possa parlare di ipocondria, ovviamente, è importante che venga esclusa qualunque condizione medica generale che possa spiegare pienamente i suoi segni o sintomi fisici (per quanto possa talora essere presente una condizione medica generale concomitante).
La persona con ipocondria è attenta in modo selettivo al suo corpo per captare eventuali sintomi, indicatori di malattie temute. La sua testa è invasa da continui dubbi e preoccupazioni: "come mai avverto questo tremore alla gamba?". "e se fosse qualcosa di grave?", "e se mi capita qualcosa di terribile da un momento all'altro?", "e se muoio di morte improvvisa?". In conseguenza di tali pensieri negativi, la persona con ipocondria si sente agitato, ansioso e preoccupato.
Vi è la tendenza ad effettuare controlli medici, consultate diversi medici, per un bisogno di rassicurazione, ma tale effetto dura poco. Ritornano i dubbi: "sarà bravo questo medico, forse sarà meglio consultarne un altro", .... Nonostante i medici dicano che non vi sono disturbi, la persona che soffre di ipocondria continua ad essere convinta di avere qualche malattia.
Nella ipocondria la preoccupazione può riguardare le funzioni corporee (per es. il battito cardiaco, la traspirazione o la peristalsi); alterazioni fisiche di lieve entità (per es. una piccola ferita o un occasionale raffreddore); oppure sensazioni fisiche vaghe o ambigue (per es. "cuore affaticato", "vene doloranti").
La persona tende ad effettuare controlli sul proprio corpo: misura la pressione più volte al giorno, conta i battiti del cuore, si tocca a livello del cuore. Chi è convinto di avere un tumore al seno continua a tastare tale parte, con il rischio di creare infiammazioni.
I soggetti con l'ipocondria possono allarmarsi se leggono o sentono parlare di una malattia, se vengono a sapere che qualcuno si è ammalato, o a causa di osservazioni, sensazioni, o eventi che riguardano il loro corpo.
La preoccupazione riguardante le malattie temute spesso diviene per il soggetto un elemento centrale della immagine di sé, un argomento abituale di conversazione, e un modo di rispondere agli stress della vita.
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Dott.ssa Maria Narduzzo
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Terapeuta EMDR
Docente dell'Istituto Watson
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