Ho paura di volare: trattamento
Per alcune persone la paura dell'aereo rappresenta un vero limite sia personale che lavorativo.
Marco ha paura di poter star male sull'aereo. "E se mi manca l'aria?", "e se mi viene un attacco di panico?", "non posso scappare, non posso andar via", "ho paura di perdere il controllo".
In questo caso, Marco è spaventato dai sintomi dell'ansia e dalla paura di avere un attacco di panico. Le sue sono paure tipiche di chi soffre di agorafobia. Il trattamento cognitivo comportamentale sarà finalizzato a superare la paura dei sintomi, attraverso tecniche specifiche. Gradualmente Marco sarà in grado di affrontare tale paura prima in immaginazione e poi vivo.
Elisabetta ha paura che si possa verificare un guasto ai motori, teme che possa esserci un incidente e che l'aereo possa precipitare. In questo caso, si tratta di una paura specifica dell'aereo.
Bruno evita di viaggiare in aereo ed in generale con tutti i mezzi di trasporto che lo allontanano dalla sua casa vissuta come un ambiente rassicurante e protettivo. Bruno soffre di ansia con attacchi di panico ma in fondo egli presenta una personalità dipendente per cui non si vede autonomo, capace e sicuro di provvedere a se stesso da solo senza la presenza dei genitori. Inizialmente il trattamento sarà rivolto al superamento e la gestione dell'ansia e sarà poi necessario lavorare sul bisogno di rassicurazione e protezione.
Maria è terrorizzata dagli ascensori.
“… abito al terzo piano, potrei prendere l’ascensore, ma assolutamente lo evito. Solo l’idea di stare li dentro mi fa sentire in ansia. Anche se stanca o con le buste della spesa, io salgo le scale. Mi dico che fa bene fare sport, ma in realtà io ho paura. Ricordo una volta che sono salita in un ascensore vecchio, le porte si sono chiuse, il mio cuore ha iniziato a battere fortissimo, ero sudata, mi sono seduta per terra e non vedevo l’ora di scendere. Il momento peggiore è stato quando l’ascensore si è avvicinato al punto di mezzo tra i piani. Sono stata meglio quando la porta si è aperta al piano successivo. Ho paura di rimanere bloccata, di non respirare, che non ci sia abbastanza aria, che nessuno mi possa aiutare, ho paura di perdere il controllo: potrei urlare, piangere, tirare i pugni e calci”
Marco ha paura di volare
“ … questa paura mi sta limitando la vita. Non posso andare in vacanza dove mi pare e sul lavoro non posso fare tante trasferte. Viaggio in treno, impiegando molto più tempo dei miei colleghi che viaggiano in aereo. Ma cosa ci posso fare, è più forte di me. Ho paura che l’aereo possa cadere. Mi vedo dentro l’aereo terrorizzato, rigido, fatico a respirare, in preda al panico. Al minimo movimento dell’aereo la mia ansia aumenta. Ho paura di perdere il controllo: temo di urlare, gridare aiuto e come un bambino scongiurare le hostess per farmi scendere”.
Tipo Animali. La paura viene provocata da animali o insetti. Questo sottotipo esordisce generalmente nell’infanzia.
Tipo Ambiente Naturale. La persona è terrorizzata da elementi dell’ambiente naturale, come temporali, altezze, acqua. Questo sottotipo esordisce generalmente nell’infanzia.
Tipo Sangue-Iniezioni-Ferite. La paura viene provocata dalla vista del sangue o di una ferita o dal ricevere un’iniezione o altre procedure mediche invasive.
Tipo Situazionale. Questa fobia riguarda la paura provata in una situazione specifica: mezzi di trasporti pubblici: metropolitana, pullman, treno, aereo; tunnel, ponti, ascensori, guidare o luoghi chiusi.
Altro Tipo. La paura viene scatenata da altri stimoli. Questi stimoli possono includere: la paura o l’evitamento di situazioni che potrebbero portare a soffocare, vomitare o contrarre una malattia; la fobia dello “spazio” (cioè l’individuo ha timore di cadere giù se è lontano da muri o altri mezzi di supporto fisico); e il timore nei bambini dei rumori forti o dei personaggi in maschera.
La Fobia Specifica è la paura marcata, persistente ed eccessiva di oggetti o situazioni chiaramente circoscritte e specifiche.
Quando la persona entra in contatto con l’oggetto della sua fobia, prova un’immediata risposta ansiosa. Questa risposta può prendere la forma di un attacco di panico.
Tendenzialmente lo stimolo fobico viene evitato, o affrontato con molto disagio.
Si può parlare di vera e propria fobia se l’evitamento, la paura o l’ ansia anticipatoria di affrontare lo stimolo fobico interferiscono significativamente con la routine quotidiana, il funzionamento lavorativo o la vita sociale della persona.
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Dott.ssa Maria Narduzzo
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Terapeuta EMDR
Docente dell'Istituto Watson
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