Categoria: Terapia cognitivo comportamentale

08.09.08

Trattamento cognitivo comportamentale intensivo per la cura dei Disturbi d'Ansia e Depressione

Trattamento Cognitivo Comportamentale Intensivo per la cura dei Disturbi d'Ansia e Depressione

Siete in grado di gestire l'ansia quotidiana?

Soffrite di attacchi di panico?

Vi sentite osservati e giudicati?

Avete pensieri continui ed ossessivi e vi sentite costretti ad emettere rituali?

Avete continui pensieri negativi?

Studi in letteratura dimostrano l'efficacia della Terapia Cognitivo Comportamentale per la cura dei disturbi d'ansia e della depressione.

Vi proponiamo una terapia di gruppo intensiva (dal lunedì al venerdì)

PROGRAMMA:

Primo colloquio della durata di un'ora: in cui la persona parla delle sue ansia e delle sue paure.

Assessment della durata di due ore: in cui verranno raccolte informazioni sulla persona, attraverso il colloquio, l'osservazione e test specifici.

Colloquio di restituzione della durata di un'ora : verrà discusso tutto ciò che è emerso in fase di assessment e si potrà formulare un'ipotesi disgnostica e di trattamento.

Trattamento di gruppo intensivo: si lavorerà concretamente sui pensieri negativi, sulle emozioni e sul comportamento.

La terapia cognitivo-comportamentale è un approccio psicoterapeutico che permette di modificare:

ciò che pensiamo di noi stessi, del mondo e delle altre persone.
capire come il nostro modo di pensare influisce sui sentimenti e sul nostro comportamento.(Tecniche cognitive)

La TCC può aiutarvi a cambiare il modo di pensare (cognitivo) e il modo di agire (comportamento). Questi cambiamenti possono aiutarvi a sentirvi meglio.

Imparerete concretamente a gestite i sintomi dell'ansia attraverso il rilassamento e la respirazione lenta diaframmatica.

Affronterete le situazione che vi creano disagio o che evitate.

Numerosi centri di ricerca internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità, National Institute of Mental Health, ecc.) hanno verificato l’efficacia della TCC per:

Ansia
Panico
Agorafobia
Fobie specifiche
Fobia sociale
Disturbo ossessivo-compulsivo
Disturbo post-traumatico da stress

Depressione

La terapia intensiva di gruppo si è dimostrata particolarmente utile ed efficace per il trattamento dei disturbi più cronici e invalidanti.
Agevola, inoltre, le persone che abitano fuori Torino o che non riescono a chiedere permessi settimanali sul posto di lavoro.

Presso lo studio viene proposta sia la terapia intensiva di gruppo che la terapia individuale.

Per maggiori informazioni potete contattare direttamente la Dott.ssa Maria Narduzzo al 3337130974

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08.02.08

Soffri di Ansia, Fobie, Panico ed Ossessioni?

23:52:10, Aree di intervento: Terapia cognitivo comportamentale  

Soffri di Ansia, Fobie, Panico ed Ossessioni?

Presso lo studio di Terapia Cognitivo Comportamentale potrai ricevere informazioni sui sintomi e sulle manifestazioni tipiche di ogni disturbo e ricevere le cure più adeguate per superare le tue difficoltà.

Cell. 3337130974

Dott.ssa Maria Narduzzo
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamenatale

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11.01.08

La paura di perdere le persone

Ti prego non lasciarmi!!

Marica

"... tutte le volte che mio marito deve partire per lavoro, per me è una tragedia.

Piango, mi dispero, faccio scenate, nonostante lui cerchi di rassicurarmi sul fatto che mi vuole bene, che mi telefonerà e che tornerà presto. Ma nonostante tutto ho paura che lui si allontani da me e che per qualche motivo non mi voglia più bene.

Mentre lui è via piango e provo profondi sentimenti di solitudine, mi sento abbandonata ed avverto la sensazione di non potermela cavare da sola.

Quando lui torna non riesco ad essere contenta. Provo rabbia nei suoi confronti, non gli parlo, sono fredda e distaccata. Voglio punirlo perchè lui è andato via".

Angelo

"La mia vita è costellata da continue storie d'amore con donne, da cui puntualmente vengo lasciato. Vivo con la paura costante di rimanere da solo per tutta la vita e che non troverò mai nessuno che vorrà rimanere al mio fianco.

Già all'inizio della relazione mi lascio andare, sono completamente coinvolto. Dopo poche settimane, mi capita di dire ti amo. Sono passionale, dò tutto me stesso. Se mi sembra che la mia compagna è un pò distaccata la accuso di non volermi abbastanza bene.

Alla fine, le donne scappano e si realizzano, così, le mie paure che tutto finisca".

Gino

Soffro da morire quando finisce una relazione. Piango, provo una forte angoscia, ansia e un forte disagio quando sono a contatto con le altre persone.

Continuo a pensare e a ripensare a tutti i momenti belli trascorsi insieme, alla passeggiate mano nella mano, ai nostri abbracci e all'intimità.

L'idea di non sentirla, di non vederla e di poterla perdere per sempre mi fa soffrire tantissimo.

Non mi dò pace, cerco di capire il perchè sia tutto finito. Non accetto, non voglio.

Guardo il cellulare con la speranza di ricevere sue notizie. Mi impongo di non chiamarla, ma puntualmente le telefono. Le chiedo di rivederci, di stare insieme, perchè non resisto, non posso stare senza di lei.

Mi rendo conto che anche con gli amici cerco di essere gentile ed accondiscendente, per non offendere e per la paura di perdere.

Da ragazzo ho tentato il suicidio quando la mia fidanzata decise di lasciarmi.

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16.11.07

Domande sulla terapia cognitivo comportamentale del Disturbo di Panico

Per chi è indicata la terapia cognitiva comportamentale?

1. Per pazienti che hanno risposto parzialmente o non hanno risposto alla terapia farmacologica,
2. Per chi desidera sospendere i farmaci,
3. Per coloro che soffrono di panico con o senza agorafobia e non hanno iniziato nessun trattamento,
4. Per chi desidera capire quali fattori hanno determinato o mantengono il panico e predispongono a eventuali ricadute,
5. Per coloro che desiderano acquisire tecniche utili per gestire i sintomi dell’ansia.

QUANTO DURA IL TRATTAMENTO?

Il trattamento cognitivo comportamentale specifico per il panico offre benefici dopo un breve periodo di tempo, di 12 –15 incontri.

E’ EFFICACE?

In accordo con il National Institute of Mental Health (1993), numerose ricerche hanno dimostrato l’efficacia della terapia cognitiva comportamentale per il trattamento del disturbo di panico con o senza agorafobia. Inoltre, i risultati ottenuti vengono mantenuti nel tempo.

Perché prestare attenzione alle sensazioni corporee è un atteggiamento negativo che va eliminato?

Una volta che l’attacco di panico è avvenuto, la persona presta attenzione in modo “selettivo” al proprio corpo al fine di cogliere i primi segnali di ansia.

La persona è convinta che tale atteggiamento sia utile al fine di mettere in atto strategie che possono evitare il panico. Ad esempio: la persona si concentra sulla respirazione per verificare se respira bene e se ha abbastanza aria. Questi pazienti interpretano l’affanno e la mancanza di aria come segni di soffocamento. Per evitare di morire soffocati respirano profondamente e controllano il proprio respiro per prevenire le conseguenze temute. In realtà, facilitano così i sintomi dell’iperventilazione, quali capogiri, fenomeni dissociativi, aumento della mancanza di respiro, …

Se l’idea era quella di prevenire un attacco di panico, in realtà attiva egli stesso i sintomi dell’ansia.

Le conseguenze negative dell’attenzione selettiva al proprio corpo sono:

1. la persona vive in uno stato di continua tensione ed allerta
2. è spesso concentrato sul suo corpo
3. non è attento a ciò che lo circonda
4. percepisce sensazioni che in realtà non avvertirebbe se si concentrasse sul mondo esterno
5. ha paura dei sintomi che avverte e tende a pensare alle cose peggiori
6. attiva e mantiene i circoli del panico

“… SO CHE NON è RAZIONALE, MA è Più FORTE DI ME. MI BASTA PENSARE DI TROVARMI IN CERTE SITUAZIONI O DI AVERE CERTE SENSAZIONI: COME LA TACHICARDIA, IL SUDORE O IL SENSO DI SOFFOCAMENTO, PER ENTRARE IN CRISI. MI SEMBRA NORMALE EVITARE PER NON STARE MALE. COME è POSSIBILE AFFRONTARE LE SITUAZIONI CHE EVITO?”

E’ comprensibile che la persona che soffre di panico eviti le situazioni perché ha paura di stare male. Ma l’evitamento non è la soluzione al problema. La persona sta bene nell’immediato. Ma poi? Si costruisce una gabbia che lo intrappola: inizialmente evita una situazione, poi un’altra, poi un’altra ancora, fino a limitare la sua vita.

Il problema non sono le situazioni ma è la paura dei sintomi. Durante la terapia la persona comprende, verifica e prova che di fatto non succede nulla: l’ansia non è pericolosa, non è dannosa, e può essere gestita. La persona acquista sicurezza e si sentirà gradualmente pronta di affrontare le situazioni temute. Sono previste esposizioni in cui inizialmente terapeuta e paziente affrontano insieme varie situazioni.

AL TERMINE DELLA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE, SI POSSONO VERIFICARE DELLE RICADUTE?

Partiamo dal presupposto che nessuno è esente dall’ansia. L’ansia fa parte della nostra vita. Quindi, l’obiettivo che ci poniamo in terapia non è quello di non provare più ansia. Al contrario, possono essere previste delle possibili ricadute a distanza di tempo, ma qualora e se si dovessero verificare, la persona non reagirà con intensa paura perché ha acquisito tecniche cognitive e comportamentali per il controllo e la gestione del panico.

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10.10.07

TCC: percentuali di guarigione

23:26:24, Aree di intervento: Terapia cognitivo comportamentale  

EFFICACIA DELLA TERAPIA COMPORTAMENTALE E COGNITIVA

DISTURBO PERCENTUALE DI GUARIGIONE

ATTACCHI DI PANICO 80%
FOBIA SOCIALE 81%
DIST. D’ANSIA GENERALIZZATO 50%
DIST. OSSESSIVO COMPULSIVO dal 50% all’ 80%
DISTURBI ALIMENTARI 75-80%
DEPRESSIONE 75%
ENURESI ED ENCOPRESI 80%

Tratto da:
http://www.italmed.com/approfondimenti/news
www.nimh.gov
Dalle Grave, G., Alle mie pazienti dico, Verona, Positive Press,1998
http://www.sospsiche.it/pubblicazioni/det/enuresi.htm
http://benessere.com/psicologia/arg00/depr_gin.htm

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Starbene: mente-corpo

Dott.ssa Maria Narduzzo
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Terapeuta EMDR
Docente dell'Istituto Watson
P.Iva 09100990010
Cell 3337130974
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