L'esperienza di Carmela
Sono una persona che mi agito per nulla. Basta veramente poco: i miei figli devono andare in gita e penso e ripenso a tutto ciò che può servire; devo organizzare una cena e anche qui penso per ore a cosa cucinare, in che modo, a ciò che potrebbe piacere o non piacere ai miei ospiti. Ci tengo che tutto sia fatto bene.
Se litigo con una persona, mi capita di rimuginare su ciò che ho detto, alle risposte che ho ricevuto, a ciò che avrei potuto dire e fare e non ho fatto.
Faccio un esame del sangue ed anche qui mi capita si sentirmi in ansia e preoccupata per la risposta che mi diranno.
Il mio sentirmi tesa, agitata, contratta quasi come se avessi una morsa che mi stringe, dura per ore.
Prima di addormentarmi, non riesco a stoppare i miei pensieri, vado avanti anche per un'ora pensando e ripensando prima di addormentarmi.
Se durante la notte mi sveglio alle 3 di notte per andare in bagno, non riesco ad riaddormentarmi. Cosa faccio? Penso per ore. Alle 6 del mattino quando dovrei alzarmi, sono stanca ed ho sonno.
Non ce la faccio più!!! Mi sento a pezzi.
Dormire bene è importantissimo e per migliorare la qualità del sonno ecco una serie di regole da seguire:
Andate a dormire ogni sera e alzatevi ogni mattina alla stessa ora, anche durante il fine settimana, indipendentemente da quanto avete dormito di notte. Tale consiglio è importante per regolarizzare il ritmo sonno/veglia.
Se vi svegliate prima che suoni la sveglia, alzatevi dal letto e iniziate la vostra giornata.
Non dormite di più la mattina, se avete dormito poco di notte. Si rischia altrimenti di sfasare il ritmo sonno/veglia. Inoltre la sera sarete stanchi e riuscirete ad addormentarvi più facilmente se non avete recuperato il sonno durante le ore della mattina.
Non fate "pisolini" durante il giorno. Se siete riposati, avrete difficoltà nell'addormentamento.
Andate a letto solo quando avete sonno.
Se non si riuscite a dormire, è preferibile non rimanere a letto: meglio alzarsi e dedicarsi ad attività rilassanti. C'è una regola molto importante: il letto è fatto per dormire.
Cercate di rilassarvi il più possibile prima di andare a letto. Provate a respirare in modo calmo e tranquillo. L'aria entra nel naso, la pancia si gonfia e lentamente l'aria esce dalla bocca e la pancia si sgonfia.
Se avete fame all'ora di andare a dormire, mangiate qualcosa di leggero, per evitare problemi di digestione.
Dormite in un letto comodo, in una camera da letto protetta quanto più possibile dai rumori, ad una temperatura ambiente corretta.
Mangiate ad orari regolari, evitando pasti abbondanti in prossimità dell'ora di andare a letto.
Non bevete bibite contenenti caffeina o alcolici prima di coricarvi e non fumate.
Fate con regolarità un'attività fisica durante il giorno, soprattutto di pomeriggio.
Se non dormite evitate di arrabbiarvi: "devo dormire", "ancora non dormo". Rilassatevi, questi pensieri non vi aiutano.
L'esperienza di Luisa
Vorrei raccontarvi la mia esperienza personale. Da circa un anno è mancata mia madre a cui io ero particolarmente legata. Ad oggi non riesco ad accettare la sua morte, provo rabbia perchè non sarebbe dovuta morire. Mi sento sola. Mi sembra che sia partita per un viaggio e quasi mi aspetto il suo ritorno. Evito di parlare di lei, evito i ricordi della sua sofferenza e quando vado al cimitero rimango solo pochi minuti e scappo via. E' chiaro che la morte di mia madre e la non accettazione di quanto è avvenuto è un problema che devo affrontare con la mia psicologa.
Mi sento triste, ho pochi interessi, lotto per non lasciarmi andare. Sono stanca, terribilmente stanca perchè di notte non dormo.
Mi sono resa conto che di fatto non voglio addormentarmi, rimango in uno stato di dormiveglia, non mi lascio andare, sono un fascio di nervi, mi sveglio ogni ora nell'arco della notte.
Perchè? Perchè ho paura di sognare. Mi è capitato di sognare mia madre che sta male ed io sono bloccata nelle sabbie mobili e non riesco a salvarla.
I miei sogni incubo, così li ho definiti mi terrorizzano.
Luisa
Esistono vari tipi di insonnia:
I Disturbi Primari del Sonno sono quelli non attribuibili ad un disturbo mentale, ad una condizione medica generale o all'uso di sostanze. Si presume che i Disturbi Primari del Sonno insorgano da anomalie del sistema di regolazione del ritmo sonno-veglia. Comunque, la persona è sana e non ci sono cause apparenti che giustifichino l’insonnia.
Dissonnie ,caratterizzate da anomalie della quantità, della qualità o del ritmo del sonno.
Un altro gruppo di disturbi del sonno è quello delle parasonnie caratterizzate dalla presenza di un evento anomalo e indesiderato nel corso del sonno, o nelle fasi di passaggio tra la veglia ed il sonno. Sono parasonnie il sonnambulismo, il sonniloquio (parlare durante il sonno), gli incubi, l’enuresi (minzione involontaria), il bruxismo (digrignare i denti), la sindrome delle gambe senza riposo (movimenti involontari e prolungati delle gambe, che impediscono l'addormentamento).
Il Disturbo del Sonno Correlato ad Altro Disturbo Mentale implica un vissuto intenso di disturbo del sonno conseguente ad un disturbo mentale, spesso un Disturbo dell’Umore o un Disturbo d’Ansia, sufficientemente grave da richiedere un trattamento clinico specifico.
Immaginate la persona che soffre di attacchi di panico notturni, tende a svegliarsi di soprassalto nel cuore della notte, in preda all'ansia. Sta male per i sintomi che avverte, si sente stanco perchè non riesce a dormire bene. In alcuni casi, fatica ad addormentarsi per la paura di vivere altri attacchi di panico. In questi casi è importante un trattamento specifico per la cura del panico.
Il Disturbo del Sonno Dovuto ad una Condizione Medica Generale implica un vissuto intenso di disturbo del sonno conseguente agli effetti fisiopatologici diretti di una condizione medica generale sul sistema sonno-veglia.
Il Disturbo del Sonno Indotto da Sostanze implica rilevanti vissuti di disturbo del sonno conseguenti all’uso concomitante, o alla recente interruzione dell’uso, di una sostanza (farmaci inclusi).
Cosa si intende per insonnia?
Si parla di insonnia quando la persona percepisce il proprio sonno come insufficiente o insoddisfacente; in altre parole quando non riesce a trarre beneficio dal riposo perché dorme troppo poco oppure dorme male.
Nella fase di valutazione è importante considerare vari aspetti:
1. Da quanto tempo la personna ha problemi di insonnia. Può esserci insonnia occasionale, transitoria o cronica.
2. Capire se ci sono stati cambiamenti importanti nella vita della persona, che possono essere fonte di disagio e preoccupazioni: malattie, lutti, difficoltà economiche, nascita di figli, difficoltà nei rapporti con altre persone, ...
3. Capire effettivamente quante ore dorme per notte, per sapere se oggettivamente dorme poco. Esiste anche un'insonnia soggettiva, ovvero la percezione di dormire poco e male, nonostante i dati oggettivi dimostrino il contrario e la persona dorma più o meno regolarmente.
4. E' importante sapere a che ora la persona va a dormire, quando si sveglia e se ha l'abitudine di fare sonnellini pomeridiani. Immaginate la persona che si addormenta alle 21, è comprensibile che alle 5/6 del mattino si sveglierà.
5. Individuare quali sono le difficoltà della persona: distinguiamo l'insonnia iniziale (quando il paziente fatica ad addormentarsi), centrale (caratterizzata da frequenti e sostenuti risvegli durante la notte) e tardiva (caratterizzata da risveglio mattutino precoce.
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Dott.ssa Maria Narduzzo
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Terapeuta EMDR
Docente dell'Istituto Watson
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