Aree di intervento: Disturbi sessuali, vaginismo

27.11.10

Curare il vaginismo

15:33:31, Aree di intervento: Disturbi sessuali, vaginismo  

Protocollo di lavoro: come superare il vaginismo

E' importante indirizzare la paziente da un ginecologo che attraverso un esame obiettivo, possa escludere qualsiasi causa organica del vaginismo (infiammazioni, malformazioni dell'apparato sessuale).

E' importante iniziare una psicoterapia con un terapeuta che abbia competenze nei disturbi sessuali, affinchè la persona che soffre di vaginismo possa essere seguita in tutti gli aspetti della sua vita: cognitivi, emozionali, relazionali, comportamentali e fisici, al di la dei semplici esercizi che si possono scaricare via internet. La terapia per essere vincente deve sempre considerare la persona nella sua unicità e totalità.

Tecniche utilizzate per la cura del vaginismo

Tecniche di respirazione lenta diaframmatica e rilassamento permettono di riconoscere parti del corpo tese e rigide per poi lasciarle completamente andare. L'obiettivo principale è quello di ridurre l'ansia associata al rapporto sessuale, in modo tale da eliminare lo spasmo muscolare che impedisce la penetrazione.

Tecniche di visualizzazione per lasciare la mente libera di immaginare, sognare e fantasticare, utili per rilassarsi, ma anche per rompere schemi rigidi e controllati.

Fase psicoeducazionale: è molto importante fornire corrette informazioni sull'apparato genitale. Spesso troviamo donne che non hanno mai esplorato ed osservato le proprie parti intime, per imbarazzo, tabù, educazione rigida familiare o per chissà quali fantasie errate che contribuiscono a determinare la fobia sessuale.

Un laboratorio sulle emozioni sarà utile per riconoscere ed esprimere ciò che la persona prova al fine di migliorare la comunicazione all'interno della coppia.

Esercizi specifici per la cura del vaginismo

Sedute sul water, iniziate a urinare e poi contraete i muscoli per fermare lo scorrere dell'urina (Harkreader e Hogan, 2004).

Potete contrarre molto velocemente la vagina, in cui si contraggono e si rilasciano il più velocemente possibile i muscoli (Kegel).

Contraete i muscoli vaginali e teneteli contratti contando fino a 10 e poi rilasciateli.(Kegel)

Contraete lentamente i muscoli “in dentro” e poi rilassateli lentamente “in fuori”

Inserite un dito e contraete i muscoli vaginali, fino a stringere il dito. Usate uno specchio per osservare come la vagina si contrae e si rilassa.

Le tecniche di auto-stimolazione e di auto-esplorazione permettono di migliorare la conoscenza del proprio corpo, in questo modo la donna potrà guidare, successivamente, il proprio compagno al fine di raggiungere piacere.

Successivamente la donna potrà introdurre oggetti di grandezza graduale all'interno della propria vagina, partendo dal mignolo, dal medio, due dita, fino a costruire con l'argilla cilindri di grandezza e lunghezza variabile.

Durante l'auto-esplorazione la donna impara a rilassare i muscoli che percepisce in contrazione, respira in modo calmo e tranquillo e si concentra sulle sensazioni piacevoli che avverte.

Per passare da un gradino all'altro è importante rispettare i tempi della donna senza forzature.

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Vaginismo: un lungo matrimonio in “bianco”

15:10:54, Aree di intervento: Ansia, Paure, Fobie, Disturbi sessuali, vaginismo  

Il mio tormento è il Vaginismo

Sara è una giovane donna di 36 anni, si presenta in studio per un problema di vaginismo.

E' sposata da 13 anni e non ha mai avuto rapporti intimi completi con il marito. Abbracci, baci, stimolazione genitale reciproca, poi il blocco totale. Sara riferisce di aver paura del dolore, quindi si irrigidisce a livello muscolare, inizia a tremare, l'ansia aumenta e ciò non le permette di lasciarsi andare al piacere, al contatto e allo scambio reciproco.

Il marito, dice che “per amore”, ma forse, anche, per passività, sottomissione ed autosacrificio, non si è mai lamentato più di tanto e nel frattempo gli anni sono passati.

Il desiderio di avere un figlio ha spinto Sara a chiedere aiuto.

In generale, dall'osservazione, dal colloquio e dai test somministrati, Sara è trattenuta, bloccata, frenata, composta, le emozioni che prova dentro, fatica fortemente a lasciarle uscire.

Dai ricordi della sua infanzia non emergono manifestazioni di affetto da parte dei suoi genitori. La mamma viene descritta, da Sara, come una persona chiusa, poco loquace, non affettuosa fisicamente, il papà è ancora più introverso della madre, non fa domande, non mostra interesse, anche lui appare come una persona molto controllata a livello emozionale.

Ancor oggi, si parla poco all'interno della famiglia di origine, i discorsi sono superficiali e non si entra in contatto con le emozioni. ( schema della deprivazione emotiva e del controllo emozionale)

Vantaggi dovuti al vaginismo

1) non provo dolore
2) mi ha permesso di gestire e comandare all'interno della relazione coniugale
3) mi permette di non lasciarmi andare

Svantaggi di soffrire di vaginismo

1) Mi impedisce di avere un figlio
2) Rovina il mio matrimonio e mi fa perdere la persona che amo
3) Mi impedisce di verificare se effettivamente provo dolore durante un rapporto intimo
4) Mi impedisce di provare piacere
5) Impedisce al mio compagno di provare piacere
6) Toglie intimità e complicità alla coppia
7) Potrei rimanere da sola
8) Va a rafforzare sempre di più il mio controllo emozionale che non mi permette di lasciarmi andare e di essere spontanea
9) Vivo nella freddezza, nella superficialità che ho imparato fin da bambina nel rapporto con i miei genitori.

In generale, Sara tende a non parlare delle sue cose personali con i colleghi, amici, familiari e marito, solo con una cognata riesce a confidarsi. Non si fida (schema della sfiducia e sospettosità), appare, così, fredda, distaccata, non permette agli altri di entrare nella sua intimità, mantiene una certa distanza, come se ci fosse una barriera tra se e gli altri.

Durante i colloqui, Sara riferisce più volte la frase “TANTO è INUTILE DIRE NON SERVE A NULLA”, sarà importante capire da dove si origina questa convinzione e da chi l'ha imparata, facendo un tuffo nel suo passato.

Ora Sara è motivata a superare il vaginismo, appare collaborante e propositiva.

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Starbene: mente-corpo

Dott.ssa Maria Narduzzo
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Terapeuta EMDR
Docente dell'Istituto Watson
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